La protesi della spalla può essere di due tipi, anatomica o inversa.
- La protesi anatomica è indicata nei casi in cui la cuffia dei rotatori risulti integra. La testa dell’omero e la cavità glenoidea vengono sostituite da componenti che simulano la normale anatomia e meccanica della spalla.
- La protesi inversa viene impiantata quando la cuffia dei rotatori è danneggiata. Si parla di protesi inversa perché utilizza componenti non anatomiche: la testa dell’omero viene sostituita da una componente concava, mentre la cavità glenoidea viene sostituita da un’emisfera. L’inversione permette il movimento del braccio grazie al muscolo deltoide, anche senza l’uso della cuffia dei rotatori.



Un’ulteriore distinzione è quella tra protesi primaria o di revisione. La protesi primaria consiste in un primo impianto. La protesi di revisione invece è la sostituzione totale o parziale di protesi di spalla fallite.
In pazienti selezionati è ormai possibile procedere all’intervento di protesi di spalla tramite anestesia loco-regionale e non più generale.
L’importanza della protesi di spalla navigata
La protesi di spalla tramite navigatore GPS è una delle tecniche più all’avanguardia e più efficaci nel trattamento dell’artrosi. Con l’uso di un software specifico, a partire da una TAC, è possibile ricostruire la spalla in 3D e pianificare le dimensioni e il posizionamento delle componenti protesiche. Durante la procedura chirurgica, le mani del chirurgo sono guidate da uno strumentario dedicato legato a dei sensori, così da permettere l’impianto della protesi nell’esatta posizione pianificata al computer, con un ordine di errore infinitesimale.
I vantaggi della protesi tramite navigazione GPS:
- maggiore precisione nel posizionamento dell’impianto,
- meno rischio di complicanze intraoperatorie,
- maggiore sopravvivenza dell’impianto.
