La capsuloplastica, anche chiamata intervento di Bankart, è una tecnica chirurgica impiegata nei casi di instabilità di spalla senza perdita ossea. Si tratta di una procedura artroscopica eseguita per stabilizzare l’articolazione, attraverso la riparazione delle lesioni legamentose e il rinforzo capsulare.
La capsuloplastica prevede l’impiego di ancorette totalmente in filo ad alta resistenza, che viene legato intorno alla capsula articolare e al labbro della cavità glenoidea, così da ripristinare la normale tensione capsulare. Il vantaggio di questo materiale è la minore invasività rispetto alle vecchie ancorette in titanio che, in caso di malposizionamento, possono creare danni alla cartilagine.
La patologia trattata con la capsuloplastica della spalla
L’intervento di capsuloplastica è la soluzione chirurgica proposta ai pazienti affetti da instabilità di spalla esclusivamente a patto che le parti ossee siano integre. Nei pazienti giovani tra 17 e 25 anni che hanno un’alta richiesta funzionale, per il lavoro che svolgono o perché praticano sport da contatto, la soluzione chirurgica può essere proposta direttamente dopo il primo episodio di lussazione, senza passare per il trattamento conservativo. Infatti, gli ultimi studi scientifici rivelano che in questa categoria di pazienti il rischio di recidiva può salire oltre il 50%. Mentre la riparazione dopo un primo episodio permette di prevenire le recidive e di sviluppare una futura artrosi.
Scopri di più su come si presenta e come si diagnostica l’instabilità di spalla.
Lussazione e instabilità di spalla
L’instabilità di spalla legata a una lussazione è una condizione disagevole e spesso dolorosa, tipica di chi fa sport o lavori usuranti. Se la fisioterapia non è efficace, si può curare in artroscopia.